Il progetto propone un volume introverso la cui relazione con il contesto circostante è data dalla propria forma che, in un certo senso, può richiamare quella delle chiese. In questo caso l’“abside” diviene lo spazio dedicato ai musicisti.
“La Musica, o meglio, la forma della Musica è una curva. Da questa riflessione nasce il disegno dell’edificio che accoglie i musicisti all’interno di uno spazio curvo”.
VOLUME E CONTESTO
Il rapporto con il paesaggio avviene attraverso una grande finestra posta sulla facciata est.
L’ingresso principale, posto sulla facciata ovest, è sottolineato da un taglio orizzontale: lo spazio esterno coperto. Questo spazio integrato all’interno del volume disegna una precisa architettura finita, oggettuale.
Le dimensioni del volume sono coerenti con i contenuti richiesti e al contempo risultano essere proporzionate rispetto al contesto circostante.
L’EDIFICIO
L’edificio, basato su una maglia strutturale di 1.80 m. x 1.80 m, è pensato come un volume compatto e puntuale che nel paesaggio diviene elemento catalizzatore all’interno di un insieme di elementi attrattivi.
Orientato sull’asse est-ovest il volume è disposto su due livelli: la sala della musica posta al piano terra (piano d’ingresso) mentre la sala prove e tutti gli spazi funzionali sono collocati al piano interrato.
I due livelli sono internamente collegati tra loro (scale e ascensore). Questo permette una maggiore flessibilità degli spazi e dell’uso della sala. Tale scelta tipologica permette inoltre di immergere l’intero volume nel paesaggio modellando e sfruttando a pieno il terreno naturale intorno ad esso.
L’accesso riservato ai musicisti avviene sul lato nord, nel punto in cui il muro diventa curva. Lo spazio che si crea tra la hall dei musicisti e il palco permette l’inserimento di un bagno di servizio e una serie di armadietti e sedute utili nelle fasi preliminari gli eventi o durante gli stessi.
La sala è caratterizzata dallo spazio curvo che accoglie il palco dei musicisti e dal soffitto che lavora come se fosse un arco rovesciato.
L’impatto visivo è quello di trovarsi all’interno di una cassa di violino in cui il suono può vibrare e assecondare la propria natura.
Prendendo luce dalla grande vetrata orientata sul paesaggio lo spazio interno della sala definisce un chiaro rapporto con il bosco, quasi a voler creare la condizione di sentirsi interamente all’interno della natura.
La sala prove è stata pensata come un unico locale in cui la luce naturale è zenitale grazie all’utilizzo del sistema “bocca di lupo”. Pur stando al piano interrato, oltre ad avere un’illuminazione generosa e diffusa, il locale usufruisce di un’aerazione adeguata.
I servizi igienici, collocati anch’essi a questo piano, garantiscono la privacy necessaria durante le esibizioni al piano superiore.
STRUTTURA
La struttura portante è stata pensata in calcestruzzo armato.
Il linguaggio architettonico segue con coerenza quello strutturale conferendo all’edificio l’aspetto di un monolite scavato e modellato immerso nel paesaggio. La curva conferisce plasticità al nuovo volume modellando ombre e colori sulla superficie di cemento.
La facciata esterna in beton permette di posizionare liberamente all’interno con gli strati di coibentazione: isolamento termico ed acustico. L’impiantistica, collocata nel controsoffitto tecnico della sala principale, permette sia una certa semplicità nella fase esecutiva che una certa flessibilità nelle fasi di adattamento e manutenzione dell’edificio.
I due cavedi che vengono a formarsi sopra lo spazio esterno coperto (ingresso) e sopra il vano scale possono essere utilizzati come ulteriori spazi tecnici e contribuire al corretto funzionamento dell’edificio senza interferire con lo spazio nobile della musica.
ACCESSIBILITÀ E SISTEMAZIONE ESTERNA
Lo spazio antistante l’ingresso coperto, oltre ad avere la funzione di accogliere gli spettatori durante i concerti, può diventare a tutti gli effetti la platea a cielo aperto della sala: la piazza della Musica.
L’ingresso dei musicisti, separato da quello degli spettatori, è raggiungibile attraverso il percorso pedonale che lungo la facciata nord ci porta direttamente alla quota del palco.
La sistemazione esterna prevede l’inserimento di nuove alberature che possano avvalorare ulteriormente l’intervento.
POSTEGGI e DISTANZE
Per quanto concerne la dotazione parcheggi si può considerare un numero di stalli pari a n°12 di cui n°4 da asservire all’uso pubblico secondo l’art. 12.4 comma h) e 12.5 comma g) delle norme tecniche del vigente PGT.
Per quanto concerne le distanze dai confini queste sono rispettate su tutti i lati tranne che sul lato sud dell’edificio (verso il bosco sottostante), lato per il quale si potrà esercitare il potere di deroga in base all’art.14 del DPR 380/2001 in quanto edificio di interesse pubblico.
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